IUMI SEOUL 2021

Dal 2 al 15 settembre si è svolta – online come “Stoccolma 2020” – la 148ª Conferenza dello IUMI, l’Unione Internazionale degli assicuratori e riassicuratori del settore Marine. I lavori sono iniziati lunedì 2 settembre con i saluti di rito e il workshop di presentazione del Presidente IUMI, Richard Turner, che ha introdotto il tema comune “Pathways to a Sustainable, Resilient and Innovative Future”.

Nel suo discorso di apertura il Presidente ha sottolineato come, nell’attuale contesto di cambiamento, il settore delle assicurazioni Marine non possa permettersi il lusso di rimanere inattivo. La stessa scelta del titolo della conferenza alludeva ad alcune possibili opzioni per incrementare l’attività di sottoscrizione nel Marine in futuro. Tuttavia, nessuna di queste opzioni sarà probabilmente facile da perseguire. Molte sono state le difficoltà che hanno avuto impatto sul settore. In primis, la pandemia COVID-19 che se da un lato ha messo in crisi la catena di approvvigionamento mondiale, causando ritardi e interruzioni indesiderate, dall’altro ha però accelerato il passaggio verso i collocamenti online, lo sviluppo di perizie a distanza e il maggior impiego della digitalizzazione.

Volgendo uno sguardo al lungo termine, Turner ha rimarcato l’importanza della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. L’aumento della frequenza e della gravità degli eventi Cat Nat degli ultimi anni (uragani, tifoni, piogge torrenziali senza precedenti nella maggior parte dei continenti, gravi incendi boschivi) costituiscono un forte campanello d’allarme per gli assicuratori Marine, considerando l’elevata esposizione dei carichi che transitano nei porti e nelle zone costiere. Ha poi fatto riferimento all’evoluzione dei parchi eolici offshore, che consentiranno un progressivo abbandono dell’uso di combustibili fossili, e alla decarbonizzazione generale del trasporto marittimo. Nuovi metodi di propulsione per le navi sono destinati a cambiare gli attuali profili di rischio ma richiedono una approfondita comprensione in vista dello sviluppo di prodotti assicurativi adeguati. Ha aggiunto che i dati e la digitalizzazione avranno un impatto sempre maggiore nella sottoscrizione Marine, in particolare sulla selezione e quotazione del rischio. La futura sottoscrizione sarà una combinazione di analisi umane (peculiari dei professionisti del mondo assicurativo) e informatiche (implicanti un’apertura verso figure esperte di big data e di ingegneri informatici).

In base ai dati statistici raccolti presso le Associazioni nazionali, i premi globali Trasporti nel 2020 sono stati pari a 30 miliardi di dollari, con un incremento dello 6,1% rispetto al 2019. Tale global income è ripartito tra le seguenti zone geografiche: Europa 47,7%, Asia/Pacifico 29,3%, America Latina 9,3%, Nord America 7,7%, Altro 6,0 %.

In generale, le statistiche hanno registrato lo sviluppo positivo della maggior parte delle linee assicurative, tranne quella dei P&I, e nella gran parte delle aree del mondo: ciò è principalmente dovuto ad un incremento della base premi, ad una frequenza sinistri straordinariamente bassa (da leggersi in relazione alla ridotta attività in alcuni segmenti dello Shipping, quali quello crocieristico e containerizzato, come reazione alle misure anti COVID) e ad una ripresa economica migliore del previsto rispetto agli effetti iniziali della pandemia.

Ma – come sottolineato dal chairman del Comitato Facts & Figures, Philip Graham – occorre cautela. Con le previsioni oltremodo positive di ripresa del commercio mondiale e, in parallelo, l’aumento delle attività marittima e offshore, è probabile che anche la frequenza e la gravità dei sinistri aumenteranno di nuovo. Gli underwriters dovranno essere vigili e monitorare che la probabile inversione di rotta dell’attuale tendenza al ribasso dei sinistri marittimi non intacchi i progressi fatti di recente nel rafforzamento della base premi complessiva.

Con riguardo alle aree di attività, le Merci continuano a rappresentare la principale line of business in termini di raccolta premi con una quota del 57,2% nel 2020; seguono i Corpi con il 23,8%, l’Energy/Offshore con il 12,1% e le Maritime Liability (escluse quelle dei P&I Club) con il 6,8%.

Per il prossimo futuro IUMI sarà in prima linea nell’affrontare due tematiche a largo respiro.

  1. Il cumulo dei rischi che continua a destare preoccupazione; la tendenza a stoccare grandi quantità di merci in singoli siti o su singole navi espone valori elevati a eventi naturali o causati dall’uomo che potrebbero facilmente comportare sinistri costosi. Particolarmente interessante è che la frequenza degli incendi a bordo non diminuisca contrariamente alla frequenza complessiva dei sinistri. Questo vale soprattutto per le grandi navi container. Gli incendi sulle grandi navi portacontainer hanno colpito gli assicuratori e riassicuratori dello scafo, del carico e i P&I nonché provocato tragiche perdita di vite umane e danni ambientali.

  2. La decarbonizzazione. IUMI sostiene pienamente il passaggio del settore marittimo alla decarbonizzazione ma riconosce che devono essere messe in atto adeguate disposizioni di gestione del rischio per sostenere la transizione. L’industria assicurativa intende affiancare e sostenere gli armatori nel passaggio a combustibili a basse o zero emissioni di carbonio ma poiché i nuovi tipi di carburante sono in gran parte non testati, ha bisogno prima di conoscerne i potenziali benefici ma anche i potenziali rischi. In particolare, servono norme regolamentari dell’IMO (International Maritime Organisation) e regole delle società di classifica per garantire la sicurezza dell’equipaggio e consentire ai sottoscrittori Marine di valutare e offrire la protezione finanziaria necessaria per questo nuovo profilo di rischio.

La Conferenza si è conclusa con il passaggio della bandiera al prossimo Paese ospitante lo IUMI, gli Stati Uniti, e i ringraziamenti agli organizzatori coreani.

Sul sito IUMI sono liberamente accessibili le statistiche aggiornate

https://iumi.com/statistics/public-statistics

IUMI Stockholm 2020

logo Stoccolma 2020 (2)

Dal 14 al 25 settembre si è svolta – per la prima volta, nella sua centenaria storia, in modalità online – la 147° Conferenza dello IUMI, l’Unione Internazionale degli assicuratori e riassicuratori del settore Marine.
I lavori sono ufficialmente iniziati lunedì 14 settembre con i saluti di rito e il workshop di presentazione del Presidente IUMI, Richard Turner, che ha introdotto il tema comune Navigating changing climates: Delivering expertise to shape the future.
Nel corso della settimana precedente, dal 7 all’11 settembre, si erano già svolte le riunioni dei Segretari delle varie Associazioni, dell’Executive Committee, del  Nominating Committee, dei sette Comitati tecnici (Cargo, Ocean Hull, Loss Prevention, IFY, Facts and Figures, Legal and Liability, Offshore Energy) e dei quattro Fora (Policy, Salvage, Education, Big Data & Digilitalization).
In base ai dati statistici raccolti presso le Associazioni nazionali, i premi globali Trasporti nel 2019 sono stati pari a 28,7 miliardi di dollari, con un decremento dello 0,9% rispetto al 2018. Tale global income è ripartito tra le seguenti zone geografiche: Europa 46,3%, Asia/Pacifico 31,8%, America Latina 10,3%, Nord America 5,3%, Altro 6,3%. Il 2019 ha visto l’Europa ridurre leggermente la propria quota dal 46,4% (2018) al 46,3% e l’Asia aumentarla modestamente dal 30,7% (2018) al 31,8%.
Quanto alle aree di attività, le Merci continuano a rappresentare la principale line of business in termini di raccolta premi con una quota del 57,5% nel 2019; seguono i Corpi con il 24,1%, l’Energy/Offshore con l’11,7% e le Maritime Liability (escluse quelle dei P&I Club) con il 6,8%. Philip Graham, Chairman del Comitato Facts & Figures ha contestualizzato i numeri, sottolineando che si tratta di evidenze pre-COVID e che la natura globale della pandemia rende più difficile ed incerta l’analisi delle tendenze future del settore.
L’impressione condivisa è che la pandemia abbia fatto avanzare digitalmente molte industrie, in particolare l’industria assicurativa, di almeno una generazione. Per molti aspetti ciò è estremamente positivo e il settore dovrebbe mantenere questo slancio mentre cerca di migliorare la propria efficienza e flessibilità. Tuttavia, occorre anche essere consapevoli di come la pandemia abbia impattato finanziariamente gran parte della clientela nonché dei potenziali riflessi che potrebbe avere sulla gestione del rischio.
La Conferenza si è conclusa con il passaggio della bandiera al prossimo Paese ospitante lo IUMI, la Corea del sud, e i ringraziamenti agli organizzatori svedesi.
I testi delle presentazioni sono disponibili sul sito IUMI alla voce:
IUMI 2020 Stockholm Online Conference Archive

Su questo argomento si veda anche l’articolo “Il coraggio dello IUMI e il focus sui numeri” a cura di Cristina Castellini, pubblicato sul n. 4 di ottobre 2020 della rivista MAT.

IUMI Toronto 2019

logo toronto 2019 bis

Dal 15 al 18 settembre si è svolta a Toronto la 145a Conferenza dello IUMI, l’Unione internazionale degli assicuratori e riassicuratori del settore Marine.
I lavori sono ufficialmente iniziati lunedì 16 settembre con il saluto del nuovo Presidente dell’Unione, Richard Turner, il report del Segretario generale sulle attività e iniziative portate avanti nel corso dell’ultimo anno e il benvenuto della Presidente dell’Associazione ospitante (CMBU – The Canadian Board of Marine Underwriters). Già sabato 14, peraltro, si erano svolte le riunioni dei Segretari delle varie associazioni e dell’Education Forum; domenica 15 quelle dei vari Comitati tecnici e politici dell’Unione.
Il tema della conferenza “Confronting the chaos for a sustainable future?” e le numerose presentazioni da parte di relatori e ospiti hanno fornito spunti e approfondimenti di grande attualità.
In base ai dati statistici raccolti presso le Associazioni membre, i premi globali Trasporti nel 2018 sono stati pari a 28,9 miliardi di dollari, con un aumento di un solo punto percentuale rispetto al 2017, che non può ritenersi indicativo di una ripresa del settore anche considerando le sfide importanti che il mercato si trova a dover affrontare.
La Vicepresidente del Comitato “Facts & Figures” dello IUMI, Astrid Seltmann, ha spiegato che le modifiche alle condizioni del quadro economico di riferimento rappresentano la ragione più probabile del modesto aumento dei premi rispetto a qualsiasi reale sviluppo del mercato.
La crescita del commercio mondiale (sia pure meno evidente che in passato) ha influito sui premi merci, aumentati del 2,5%, così come, per contro, il prezzo fluttuante del petrolio ha determinato un calo del 3% dei premi del settore Energy & Offshore. Le incertezze globali, incluse le attuali tensioni commerciali, continueranno a incidere su tutti i settori e, in particolare, su quelli Merci ed Energia, mentre alti livelli di perdite tecniche graveranno, soprattutto, sui comparti Corpi e Merci
Una preoccupazione particolare è legata all’aumento della frequenza degli incendi sulle navi portacontainer, specialmente quelli che iniziano nell’area di carico. Questa tendenza è stata osservata per alcuni anni e le nuove statistiche mostrano un potenziale ulteriore aumento del fenomeno nel 2019.
IUMI sta lavorando con una serie di enti del settore per migliorare la prevenzione di tali eventi – che rappresentano una minaccia per l’equipaggio e causano gravi danni sia alla nave che al carico – e le capacità antincendio a bordo nave.
Il totale premi di 28,9 miliardi di USD risulta suddiviso tra Europa 46,4%, Asia/Pacifico 30,7%, America Latina 10,4%, Nord America 6,2%, Altri paesi 6,3%. Nel 2018 la quota complessiva dell’Europa si è ridotta dal 49,2% (2017) al 46,4% e la quota dell’Asia è aumentata dal 29,2% (2017) al 30,7%. Quanto alle aree di attività, le merci continuano a rappresentare la principale line of business in termini di raccolta premi, con una quota del 57,4% nel 2018; seguono i Corpi con il 24,4%, l’Energy/Offshore con l’11,4% e le Maritime Liability (escluse quelle dei P&I Club) con il 6,7%.
La Conferenza si è conclusa mercoledì 18, nel pomeriggio, con il passaggio della bandiera al prossimo Paese ospitante, la Svezia, e i ringraziamenti agli organizzatori e ai presenti.
I testi delle varie presentazioni sono disponibili sul sito IUMI:
https://iumi.com/events/annual-conference-presentations/toronto-2019

IUMI Cape Town 2018

logo Cape Town 2018

Dal 16 al 19 settembre, si è svolta a Cape Town la 144a conferenza dello IUMI, Unione internazionale degli assicuratori e riassicuratori del settore Marine, la prima in territorio africano.
I lavori sono ufficialmente iniziati il mattino di lunedì 17 settembre con il report del Segretario generale sulle attività ed iniziative portate avanti dall’Unione nel corso dell’ultimo anno ed il saluto di benvenuto del presidente dell’associazione ospitante (SAIA – The South African Insurance Association). Già sabato 15, peraltro, si erano svolte le riunioni dei Secretaries delle varie associazioni e dell’Education Forum; domenica 16 quelle dei vari Comitati tecnici e politici dell’Unione.
Il tema della conferenza “Managing emerging risks and exposure – Think the untinkable” e le numerose presentazioni da parte di relatori e ospiti hanno fornito spunti e approfondimenti di grande attualità.
I dati statistici raccolti presso le Associazioni membre hanno mostrato che i premi globali del settore Cargo nel 2017 sono ammontati a 16,1 miliardi di dollari. Il comparto merci rappresenta la principale line of business in termini di raccolta premi e dopo svariati anni in perdita sembra aver ritrovato un trend positivo che dovrebbe confermarsi per il 2018 e il 2019.
Il 2017 è stato peraltro l’anno peggiore per le perdite da catastrofi naturali (uragani Harvey, Irma e Maria) nella storia del settore assicurativo. Anche gli incendi a bordo delle mega portacontainer spesso connessi all’errato stivaggio/mancata dichiarazione di carico di merci pericolose rappresentano una tendenza preoccupante. Dopo l’esplosione del 2016 nel porto cinese di Tianjin, l’incendio a bordo di Maersk Honam nel marzo 2018 – col suo pesante carico di 5 membri dell’equipaggio rimasti uccisi – evidenzia come le crescenti dimensioni delle navi determinino l’accumulo di valori di carico e il crescente rischio di incendi a bordo.
Le minacce informatiche continuano a riguardare gli assicuratori merci, non solo in termini di danni diretti ma anche di potenziali interruzioni della catena di approvvigionamento.  Per contro, le nuove acquisizioni di big data e analytics sono potenzialmente in grado di fornire ai sottoscrittori delle merci strumenti e funzionalità migliori per gestire la propria attività.
Nel settore Corpi si conferma il continuo deterioramento della raccolta premi (6,9 miliardi di dollari) mentre appaiono in miglioramento i profili di rischio e quindi la sinistrosità del settore grazie soprattutto ad un tonnellaggio di migliore qualità e alla positiva influenza di normative più severe che hanno favorito una riduzione delle major loss. Per il 2018 si profilano segnali di ripresa anche se la elevata volatilità e l’incertezza in molti settori restano una preoccupazione. Il comparto inoltre continua a dover fare i conti con la potenziale esposizione ai rischi cyber, con le nuove normative ambientali e il loro impatto sull’hardware e sulle operazioni delle navi, con le incognite legate allo sviluppo delle cd autonomous vessels, la contaminazione del bunker e l’accumulo di rischi che impatta sulle portacontainer che continuano a crescere sia in termini di dimensioni che di capacità.
Nel settore energy/offshore, sebbene i premi globali siano diminuiti del 5% nel 2017 (3,5 milioni di dollari), si profilano all’orizzonte segnali di ripresa.
I prezzi del petrolio sono stabilmente aumentati del 40% rispetto alla conferenza IUMI dello scorso anno e questo sta iniziando a guidare la ripresa nel settore petrolifero e del gas. La spesa in conto capitale nel settore è prevista in crescita di circa il 6% ogni anno, con la maggior concentrazione in Nord America, Africa e America Latina. Naturalmente le discussioni in corso dell’OPEC e della Russia potrebbero avere un impatto significativo sul prezzo di un barile di petrolio, così come potrebbero influire considerazioni geopolitiche in paesi come il Venezuela e l’Iran. Detto questo, sussistono fattori abbastanza positivi per vedere il futuro immediato con un po’ più di ottimismo rispetto agli ultimi due o tre anni. Nel 2015 e nel 2016, le forti perdite subite (superiori a US $ 100 milioni) hanno significativamente eroso i premi, sebbene il numero di major losses nel 2016 sia stato contenuto (3 casi rispetto ai 10 del 2015). Anche nel 2017 si sono registrati solo 3 major losses, probabilmente a causa della ridotta attività offshore. Il rischio cyber può impattare molto sulla sicurezza del settore e i sottoscrittori dovranno tenerlo nella dovuta considerazione nella quotazione dei rischi in futuro.
La Conferenza si è conclusa mercoledì 19, nel pomeriggio, con il passaggio della bandiera al prossimo Paese ospitante lo IUMI, il Canada, e i ringraziamenti agli organizzatori e ai presenti.
I testi delle varie presentazioni sono disponibili sul sito IUMI:
https://iumi.com/events/events-archive/cape-town-2018

IUMI Tokyo 2017

logo Tokio 2017

Dal 17 al 20 settembre, si è svolta a Tokyo la 143a edizione dello IUMI, Conferenza internazionale degli assicuratori e riassicuratori del settore Marine. La manifestazione ha fatto registrare 564 presenze, tra delegati, ospiti, keynote speakers, accompagnatori e altri operatori del settore dell’assicurazione e riassicurazione marittima e dello shipping.
I lavori sono ufficialmente iniziati il mattino di lunedì 18 settembre con i saluti del presidente dell’Associazione giapponese (GIAJ, the General Insurance Association in Japan) e del Governatore di Tokyo; ma già sabato 16 si erano svolte le riunioni dei Secretaries delle varie associazioni, alla presenza del Presidente Dieter Berg, e dell’Education Forum; domenica 17 quelle dei vari Comitati tecnici e politici dell’Unione.
Il tema della conferenza – “Disruptive Times – Opportunity or Threat for Marine Insurers?” – e le numerose presentazioni da parte di relatori e ospiti hanno fornito spunti e approfondimenti di grande attualità.
Temi quali la Blockchain technology e l’IoT (internet of things) sono stati ampiamente affrontati nel President’s workshop al fine di individuarne i potenziali impatti sull’assicurazione trasporti in generale e sulla responsabilità degli armatori. Il tema dei cyber risk è stato affrontato da Alberto Batini, partner dello studio legale Batini, Traverso, Grasso e Associati.
Nell’ambito del settore Cargo è stata presentata l’interessante relazione del Head of Marine Cargo international di AXA CS sulla responsabilità dello spedizioniere e la varietà di rischi e soluzioni individuabili in un mercato non standardizzato e si è affrontato il tema della “misappropriation“ da un punto di vista assicurativo e legale.
La Conferenza si è conclusa mercoledì 20, nel pomeriggio, con il passaggio della bandiera al prossimo Paese ospitante lo IUMI, il Sudafrica, e i ringraziamenti agli organizzatori e ai presenti.
I testi delle varie presentazioni sono disponibili sul sito IUMI:
https://iumi.com/events/events-archive/tokyo-2017